L’arteterapia è una disciplina che unisce le svariate forme di espressione artistica quali la pittura, la scultura, l’incisione e la fotografia. La nomenclatura in arteterapia è stata il risultato di una storica assimilazione di concetti afferenti alla psicoanalisi, alla psicomotricità, alla psicopatologia, alla filosofia e all’ estetica.
Attraverso i canali espressivi è possibile lasciare un’impronta creativa che contribuisce in maniera determinante a confermare se stessi ed il gruppo sociale di appartenenza. Nel setting arteterapeutico le persone fanno, toccano, guardano e creano una storia che rimane, con la quale confrontarsi. Negli atelier all’interno dei servizi alla persona il ruolo dell’arteterapeuta è quello di dare ai destinatari una sicurezza affettiva ed un sostegno relazionale intenso, dove la creazione espressiva diventa un ponte di collegamento tra il proprio mondo interno (esperienziale/emotivo) e quello esterno (sociale, lavorativo, famigliare) atto a fornire una possibilità di trasformazione nella direzione del benessere.
Il lavoro con i materiali all’interno di un ambiente che faciliti e consenta la libertà d’azione ha la finalità di costruire un luogo di incontro e di interazione grazie ai messaggi verbali e non verbali. La relazione terapeutica che si stabilisce verrà mediata dalle tecniche artistiche scelte dalla persona e dalla realizzazione di lavori visibili a sè e agli altri, che comportano una gratificazione, spesso rispondendo a bisogni arcaici non accolti. La creazione di un oggetto artistico può avere funzioni di contenimento delle angosce e può rappresentare strumento di incoraggiamento ed affermazione del singolo che vive situazioni di disagio, crisi esistenziali correlate al ciclo di vita o instabilità emotiva.
Negli atelier aperti il setting è fluttuante: le persone possono avvicinarsi all’esperienza spinte dalla curiosità, dal voler mettersi in gioco, dallo sperimentarsi in un contesto protetto e libero da qualsivoglia giudizio in merito a capacità talentuose o a canoni estetici. Al termine dell’attività sarà sempre data la possibilità di portare con sè la propria produzione grafica o scultorea. Prescindendo da giudizi sul manufatto (alla cui perfezione tecnica si rimanda a scuole d’arte) l’atelier deve offrire al singolo l’opportunità di portare con sè un arricchimento. Attraverso l’incontro con i materiali, le dinamiche di un gruppo costituitosi anche nell’arco di una mattinata e il concedersi momenti di benessere, si sperimenta il proprio sè in un’ottica di libertà e ci si avvicina al gioco simbolico dell’infanzia dove tutto è ancora possibile.
Contatti:
Dott.ssa Manuela Piotti
Psicologa Psicoterapeuta Junghiana
Specializzata in Sand Play therapy
Esperta in Arteterapia
Albo Psicologi Lombardia n° 6594/03
Contatto diretto 346.97.08.719
Referente del Centro Psicologico: Dott. Marco Vicari, contatto del centro: 3887877214.
Costo della seduta: 50 euro (individuale), 35 in gruppo (minimo tre persone)