CENTRO PSICOLOGICO CAMMINANDO

POTENZIAMENTO COGNITIVO BAMBINI

Siamo psicologi e psicoterapeuti, di diverso orientamento teorico, che condividono un unico obiettivo: mettere la persona al centro, costruire insieme il migliore percorso possibile, orientare e collaborare.​

“Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare.” (Il piccolo principe - Antoine de Saint-Exupéry)

Skills

Il potenziamento cognitivo è un percorso riabilitativo che, attraverso una persona di fiducia consente di scoprire e valorizzare le proprie abilità mentali. In un contesto scolastico, potenziando capacità essenziali, quali attenzione e concentrazione è possibile:

  • migliorare il rendimento scolastico;
  • promuovere sicurezza e padronanza in condizioni di diffilcoltà e stress.

Il presupposto teorico del potenziamento cognitivo risiede nel concetto di modificabilità cognitiva, secondo il quale le capacità mentali possono essere modificate a qualsiasi età, grazie ad un apposito training. L’ opportunità di cambiamento è garantita dalla plasticità neuronale: la capacità dei neuroni di modificare le connessioni dei loro dentriti e neuriti creando nuove sinapsi. Questo comporta l’arricchimento dell’attività neuronale attribuendo una connotazione di flessibilità alle funzioni cerebrali. In relazione a questa predisposizione, assume particolare importanza l’esposizione a stimoli esterni.

Il potenziamento cognitivo costituisce un’opportunità strategicamente finalizzata a predisporre un ambiente arricchito. La plasticità neuronale costituisce un aspetto saliente del progressivo sviluppo mentale, definendo finestre temporali di particolare disponibilità al cambiamento. Ad ogni modo, le funzioni cognitive conservano reattività agli stimoli durante tutto l’arco della vita. Pertanto, esse possono migliorare se opportunamente allenate.

Secondo l’ottica evoluzionista di Darwin, l’intelligenza costituisce la capacità di un essere vivente di adattarsi ad un ambiente in cambiamento. In accordo con le teorie di Stemberg, Feurestein definisce l’intelligenza come “la capacità dell’organismo di modificare le sue strutture mentali per assicurare un miglior adattamento alle realtà mutanti alle quali l’organismo è esposto”. Questi presupposti suggerirebbero che l’intelligenza si possa apprendere.

Tale visione abbandona completamente il concetto di intelligenza in quanto costrutto stabile, immodificabile e determinato geneticamente. Al contrario, le neuroscienze moderne concepiscono l’intelligenza in termini di plasticità e attitudine al cambiamento al fine di adattare l’organismo alle condizioni dell’ambiente esterno. Così, nella determinazione delle abilità intellettive, assume particolare rilevanza l’interazione sociale.

Il potenziamento cognitivo costituisce un’esperienza di apprendimento mediato, inscritta in una relazione significativa ed emotivamente predisponente.

Per mezzo di esercizi mirati al coinvolgimento di determinate abilità cognitive è possibile contrastare specifici deficit così come un generico deterioramento cognitivo, nonché valorizzare al meglio le capacità dei soggetti neurologicamente indenni e cognitivamente normali.

Il training di potenziamento cognitivo si focalizza sulle funzioni, piuttosto che sui contenuti. In particolare, l’impegno riabilitativo viene destinato ai processi di imput (attenzione, concentrazione), di elaborazione (memoria, ragionamento) e di output (espressione).

In seguito alla definizione dello specifico caso, viene definita una realistica gerarchia degli obbiettivi da perseguire (dal più semplice al più complesso).

Un traguardo essenziale comporta l’interiorizzazione degli apprendimenti, abbandonando l’iniziale elaborazione controllata (assistita dal professionista) per approdare all’elaborazione automatizzata (in autonomia). Durante il training di potenziamento cognitivo viene promossa la capacità di generalizzazione: stabilire relazioni fra i contenuti e rendere “elastici” gli apprendimenti, stabilendo relazioni fra essi.

In ultima istanza, si ambisce al raggiungimento dell’autonomia fornendo gli strumenti che consentano di acquisire in modo autonomo la padronanza delle principali modalità operative nelle diverse situazioni.

Accanto alle funzioni cognitive la dimensione emotiva assume un ruolo decisivo. Di centrale importanza nel percorso riabilitativo sono la motivazione, l’accettazione incondizionata e l’oasi.

  • La motivazione rapprensenta la spinta che porta la persona a reclutare le proprie energie psichiche finalizzandole al raggiungimento di una determinato obbiettivo. Importante sottolineare che attività motivanti lasciano una traccia più chiara e durevole nella struttura cognitiva dell’individuo.
  • L’accettazione incondizionata costituisce l’atteggiamento del professionista di totale accettazione dell’individuo che a lui si rivolge, per aiutarlo a costruire un modello di sé forte e positivo.
  • L’oasi (ascolto pulito) definisce un momento interamente dedicato alla persona e finalizzato all’ elaborazione delle emozioni, sia positive che negative.

Contatti:

Marco Alessandro Vicari, Psicologo specializzato in Psicologia clinica e Neuropsicologia, esperto in musicoterapia, esperto in Mutismo Selettivo (Aimuse) e Psicoterapeuta i.f. cognitivo costruttivista.  Ordine degli Psicologi della Lombardia – 03/14859

P.Iva: 08118720963

Cell. 3349459030

Referente del Centro Psicologico: Dott. Marco Vicari,  contatto del centro: 3887877214.

Costo della seduta: 50 euro.