In sintesi, le sue caratteristiche essenziali sono:
– Il lavoro sulla consapevolezza: l’individuo viene stimolato ad essere consapevole di tutti gli aspetti emotivi, cognitivi e corporei che fanno parte di sé, in modo da divenire il protagonista attivo del proprio percorso esistenziale.
– L’approccio esperienziale: si prende in considerazione il “come” più che il “perché” dei fenomeni, poiché ciò che è utile alla persona per innescare il cambiamento è la comprensione diretta delle proprie modalità di rapporto con il mondo e la sperimentazione attiva di modalità alternative di essere e agire, più che la spiegazione o l’interpretazione di quel che gli accade o gli è accaduto.
– L’attenzione prioritaria conferita alla dimensione del presente: è nel qui e ora che viviamo concretamente ogni situazione, ed in ciascun momento è contenuta sia la nostra storia passata sia la nostra modalità di propensione verso il futuro. Pertanto, la situazione attuale serve allo stesso tempo come punto di partenza e di arrivo: è un perno per oscillare costantemente tra ciò che è stato e ciò che potrà essere.
– L’integrazione delle varie parti di sé: è fondamentale ri-appropriarsi di tutte le parti di sé, comprese quelle disconosciute o negate che continuano ad agire al di fuori della consapevolezza, per sviluppare appieno il proprio potenziale di crescita ed arrivare ad essere pienamente noi stessi in armonia con l’ambiente in cui viviamo.
– La visione olistica ed evolutiva: l’essere umano è concepito come un’unità corpo-mente-spirito in costante connessione con l’ambiente in cui è immerso, inteso in senso lato nei suoi aspetti bio-psico-sociali. In condizioni di salute l’individuo è portatore di una tendenza intrinseca all’autoregolazione, ossia possiede una capacità autonoma di organizzare i propri bisogni emergenti in rapporto alla realtà in modo da mantenere un equilibrio dinamico. Lo scopo della terapia è, perciò, proprio identificare eventuali disfunzioni in questo processo e ripristinare la naturale capacità di autoregolazione organismica nelle varie situazioni di vita.
– La modalità di intervento creativa: l’intervento terapeutico non segue uno schema prefissato, ma si esplica come un adattamento creativo alla situazione volta per volta in atto, sempre intrecciato ai modi di essere delle persone che si incontrano in quella specifica relazione. Il terapeuta accoglie il vissuto della persona che ha di fronte e “sta con quello che c’è” in totale apertura, accompagnando l’altro nella maniera che avverte in quel momento più appropriata e che può comprendere svariati strumenti di tipo verbale, artistico, corporeo e meditativo.
Una formula con cui si può sintetizzare l’approccio terapeutico della Gestalt, che rappresenta allo stesso tempo un fondamento e un obiettivo terapeutico, è imparare ad essere realmente presenti e consapevoli nel doppio contatto con se stessi e con il mondo: Io e Tu, Qui e Ora.